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Finanziamenti Agevolati SIMEST a valere sulle risorse del PNRR “Transizione digitale ed ecologica delle PMI con vocazione internazionale”

SIMEST è la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività. 

Fino al 31 maggio 2022 le PMI in forma di società di capitale possono presentare la domanda per accedere ai finanziamenti agevolati “Transizione digitale ed ecologica” se sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • aver depositato nel Registro Imprese almeno due bilanci,
  • presentare un fatturato estero la cui media degli ultimi due esercizi sia almeno il 20% del fatturato aziendale totale, oppure pari ad almeno il 10% del fatturato aziendale dell’ultimo bilancio depositato.

L’agevolazione ha l‘obiettivo di sostenere gli investimenti volti a favorire la Transizione digitale (almeno il 50% del totale del finanziamento) ed ecologica delle PMI e promuoverne la competitività sui mercati esteri. L’agevolazione consiste in un finanziamento (con durata di 6 anni di cui 2 di preammortamento) a tasso agevolato in regime de minimis con co-finanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Framework.

L’importo massimo finanziabile è pari a € 300.000, ma comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa.

La quota massima a fondo perduto è pari al 25% delle spese ammissibili (elevata al 40% per le PMI del sud).

Le spese per la Transizione digitale, che devono rappresentare almeno il 50% delle spese ammissibili finanziate, possono riguardare:

  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali,
  • realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale,
  • investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali,
  • consulenze in ambito digitale (i.e. digital manager),
  • disaster recovery e business continuity,
  • blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali),
  • spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine).

Le spese per la sostenibilità e l’internazionalizzazione, che devono rappresentare non più del 50% delle spese ammissibili finanziate, possono riguardare:

  • spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.)
  • spese per internazionalizzazione (es. investimenti per una singola nuova struttura commerciale in un paese estero, consulenze per l’internazionalizzazione, spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero, spese per certificazioni di prodotto e registrazione del marchio, ecc.)
  • spese per valutazioni/certificazioni ambientali inerenti il finanziamento, ivi incluso le eventuali spese per le verifiche di conformità agli Orientamenti tecnici della Commissione Europea (2021/ C 58/01) sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (“Do no significant harm – DNSH) ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852.

Le spese ammissibili devono essere sostenute a partire dalla data di ricezione dell’esito della domanda ed entro 24 mesi dalla data di stipula (accettazione delle Condizioni da parte dell’impresa).

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