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Recentemente sono stati stanziati ulteriori 300 milioni di euro per assicurare la continuità operativa della misura “Nuova Sabatini”, che agevola l’accesso al credito finalizzato all’acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, hardware, ecc.) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.
L’agevolazione consiste nella concessione da parte di Banche convenzionate di finanziamenti per sostenere gli investimenti e di un contributo del MISE a fronte degli interessi passivi pagati dalle imprese sui finanziamenti stessi.
Il finanziamento, che deve avere durata non superiore a 5 anni, va utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili e deve essere compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro.
Il contributo in conto interessi del MISE è calcolato applicando un tasso di interesse convenzionale sul finanziamento concesso attualmente pari a:
Sul sito del MISE si possono trovare indicazioni utili per individuare gli investimenti Industria 4.0 che beneficiano del contributo maggiorato.
Per beneficiare della agevolazione la PMI interessata deve presentare la domanda alla Banca unitamente alla richiesta del finanziamento; quest’ultima, verificata la regolarità della domanda, trasmette al Ministero la richiesta di prenotazione del contributo. La risposta positiva da parte del Ministero consente alla Banca di concedere il finanziamento.
Segue quindi il provvedimento di concessione del contributo da parte del Ministero, che riporta il totale degli investimenti ammissibili, le agevolazioni e il piano di erogazione del contributo.
Per le domande presentate dalle imprese alle Banche a partire dal 1° gennaio 2021, il contributo è erogato dal Ministero alle PMI beneficiarie in un’unica soluzione, indipendentemente dall’importo del finanziamento deliberato, anziché in quote annuali stabilite nel provvedimento di concessione come avveniva negli anni passati.
Una recente risposta del MISE ha sollevato dubbi sul limite massimo dei 4 milioni di euro. Secondo il MISE il limite massimo è riferito alla totalità dei finanziamenti agevolati ottenuti dalla singola impresa a decorrere dall'entrata in vigore del decreto legge 69/2013, anche se parte dei finanziamenti ottenuti sono già stati rimborsati.
Tenuto conto dell’interesse delle imprese verso questa agevolazione, che peraltro è cumulabile con i bonus per investimenti 4.0, anche al fine di non bloccare le imprese che vogliono progredire, è auspicabile che venga posto rimedio per esempio alzando il massimale rispetto agli attuali 4 milioni di euro.